martedì 14 giugno 2011

Sessualità lenta , non consumistica

Il 15 marzo, si è svolta la quarta “giornata mondiale della lentezza”, un inno alla lentezza, al sentire l’odore prima, ed il sapore dopo, di tutto quello che ci si trova a vivere ed a esperire,
sessualità inclusa. Il recupero della lentezza, anche tra lelenzuola, a scapito di un tempo breve concitato, fa transitare la sessualità verso un tempo di qualità, lento, seduttivo, che comprenda
anche un tempo dell’attesa e della seduzione, oltre che del coito.
Amare con lentezza, è una rieducazione all’arte dell’eros, un recupero dell’aspetto dei preliminari, dell’alchimia del bacio, degli abbracci prolungati, delle carezze di cui si sente la consistenza della pelle e l’odore dell’altro; un malizioso gioco seduttivo, vissuto con un’alternanza di pause e di attese , è una modalità strategica per recuperare il “tempo dell’attesa”, aumentando con modalità esponenziali il desiderio sessuale reciproco.
Oggi, molte delle coppie lamentano un calo del desiderio sessuale o desiderio sessuale ipoattivo, noia sotto le lenzuola, un silenzio della sessualità, una sessualità veloce, consumistica, quasi a sigillare la normalità della loro coppia, una comunicazione funzionale, a scapito di quella emozionale e, frequenti disfunzioni sessuali, che sono la punta dell’iceberg di situazioni
emozionali fortemente disfunzionali. Un recupero, attraverso la terapia sessuologica, della dimensione della comunicazione, dell’ascolto di se stessi e dell’altro, è sicuramente un validissimo inizio, per una futura risoluzione delle disfunzioni, lavorando con e per la coppia, dentro e fuori dal letto!

Dottoressa Valeria Randone

2 commenti:

  1. Sono d'accordo Dott.ssa Randone, io sono riuscito ad uscire dalla monotonia proprio imparando ad amare "lentamente".
    Cordiali saluti
    Pino, un suo affezionato lettore.

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  2. Dottoressa Valeria Randone15 giugno 2011 alle ore 01:21

    Gentile Pino,
    grazie del riscontro e del commento. Una sessualita' noiosa,frettolosa e ginnica, uccide anche il più' saldo dei legami.

    Cari saluti.

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