mercoledì 20 luglio 2011

Amori poligami, coppie e tradimento

Il tradimento è l’esperienza più dolorosa che ogni essere umano possa
sperimentare, contiene infatti tutte le sfaccettature e gradazioni dell’
animo umano: dall’acuto dolore all’arrendevole sottomissione al
confronto con l’altro, alla paura dell’abbandono e della perdita, al
baratro dello sconforto.


Un tempo, il tradimento sembrava essere prerogativa esclusivamente
della sessualità maschile, oggi si è esteso anche alle donne che hanno
imparato dagli uomini a scindere la sessualità dal sentimento, vivendo
una sessualità consumistica, scevra dal reale coinvolgimento.


Vi sono molti uomini e donne che amano vivere all’insegna della
poligamia e dell’adulterio, sono “traditori seriali” che non si fermano
mai, soprattutto, quando vivono all’interno di una rapporto di coppia
travolgente ed empaticamente impegnativo.

Solitamente protagonisti con queste prerogative psichiche, così
inquieti ed irrisolti, compensano l’incapacità di amare con il numero,
con una folta schiera di partner, amanti, compagne, mai vissute a
pieno, mai assaporate, conosciute veramente, esclusivamente corpi "auto-
cancellanti" nella fase post-orgasmica, senza riverbero emozionale
alcuno, per poi ritornare al talamo principale, rassicurante e
contenitivo.


Lavorare con le coppie, conoscerne le dinamiche, custodirne i dolori
ed i segreti, mi fa credere nella possibilità di nuovi e più funzionali
approcci all’intimità; una psicoterapia individuale o di coppia, nei
casi di reiterate confusioni esistenziali ed orizzontali, diviene
indispensabile ai fini di restituire al singolo ed alla coppia
autostima, serenità e ritrovata complicità.

Dottoressa Valeria Randone

mercoledì 13 luglio 2011

Eros e tecnologia, quale compromesso?

Il calo del desiderio sessuale, è tra le disfunzioni sessuali, più frequenti e dolenti che affligge oggi gli italiani sotto le lenzuola. Nell’intimità della camera da letto, la troppa tecnologia, come
televisione, e mail , ipad ed internet , fanno male all’erotismo ed all’intimità, causando spesso un possibile deterioramento o pensionamento della sessualità.
La televisione, sotto le lenzuola, dimezza la frequenza dei rapporti sessuali, in quanto funge da fattore distraente, facilita e velocizza il sonno.
Chi guarda ad oltranza la televisione o sosta davanti al pc, solitamente transita al sonno più frequentemente e trascura le necessità emozionali e fisiche del partner, che non sempre ha la
pazienza di aspettare sveglio il ritardatario.
Il quotidiano fagocitante e faticoso, si interseca ad una lista di “alibi sessuali”, a cefalee evitanti dell’intimità e, la sosta davanti alla televisione o al computer, si protrae fino all’avvenuto sonno
del partner o della partner.
La sessualità è un giardino segreto, dove si comunica attraverso il corpo, i desideri, le aspettative, la condivisione delle fantasie ed immaginario, è un territorio da concimare, coltivare, proteggere dalle distrazioni e dalla tecnologia, è un motore importante per consolidare e mantenere in vita un rapporto di coppia. Coltivare la dimensione ludica della sessualità, che esula da una sessualità
obbligatoria e consumistica a sigillo di un dovere coniugale,nutrire l’immaginario erotico, da
adoperare come spezie per la noia coniugale, potenziare l’aspetto della comunicazione all’interno della coppia, equivale a salvare il desiderio erotico da un’estinzione anticipata.

Dottoressa Valeria Randone

lunedì 11 luglio 2011

Bourlesque: travestitismo e divertimento

Recentemente approda in Italia, il Burlesque, spettacolo che nasce nei primi del novecento in Inghilterra e,che in seguito dilaga in America ed in Francia.
Il Burlesque è un tipo di spettacolo con cui le donne , tramite accurati e ricercati travestimenti, tecniche di danza,sapientemente apprese, imparano una nuova forma di seduzione.
Truccate con cura, pettinate con acconciature un po’ retrò, indossano costumi da scena, giarrettiere e reggicalze, piume e tanta ironia e divertimanto, imparando dagli insegnanti di danza strategie di recupero di una seduttività, che passa dalla cura del corpo.
La figura della donna, si è modificata nel tempo, adattandosi alle esigenze della moda, della rivoluzione sessuale e dei compagni con cui la donna si trovava a vivere.
Oggi, siamo passati da una donna mascolina,in pantaloni, in tailleur di maschile memoria ad
una donna che non desidera incarnare un’identità maschile e, che gioca con la propria immagine corporea, con trucchi, monili e seduzione.
I canoni estetici, stanno rivalutando una bellezza femminile morbida e sinuosa, a scapito di una donna con caratteristiche di legnosità e magrezza.
Negli ultimi anni, si è avuto un incremento di scuole di danza del ventre e danze orientali,di danze caraibiche, che diventano danze di seduzione per e con il corpo., un corpo ritrovato, condiviso e teatro di grande seduzione e divertimento.

Dottoressa Valeria Randone

venerdì 1 luglio 2011

L’orgasmo simultaneo, è una leggenda metropolitana o è attuabile?

Una delle domande più frequenti che mi sento porgere dai pazienti, è
la possibilità di raggiungere un “orgasmo simultaneo”, meta sessuale
che nell’immaginario collettivo rappresenta benessere sessuale e grande
intimità ed appagamento.

I tempi del’eccitazione e del raggiungimento dell’orgasmo, sono
differenti da individuo ad individuo, da condizione ambientale ed
emozionale e, soprattutto da uomo a donna, sincronizzarli, non è sempre
facile, ma soprattutto non è affatto utile ed indispensabile ad
un'appagante vita di coppia.

Una relazione stabile e rodata, abitata dalla conoscenza della mappa
corporea del piacere dell’altro, sicuramente contiene buone possibilità
per il raggiungimento dell’orgasmo simultaneo, ma questo tanto faticoso
ed osannato obiettivo, non è affatto l’espressione di un amore profondo
o il barometro di una vita sessuale perfetta e sincronizzata.

Il raggiungimento di un “orgasmo disgiunto”, dal punto di vista
temporale, non rappresenta un godimento di serie b, ma offre ai partner
la possibilità di godere a pieno del piacere dell’altro, per poi con
modalità sanamente egoistiche, occuparsi del proprio.

Dottoressa Valeria Randone